Il casatiello



il casatiello



Per i napoletani non esiste la Pasqua senza il casatiello, vero è che ormai si fa tutto l'anno ma a Pasqua è d'obbligo. Si prepara e si mangia a pranzo il sabato santo e quello che avanza serve per la gita di pasquetta. Come ogni ricetta della tradizione ogni famiglia ha la sua, molti lo fanno sfogliato ma io preferisco quello classico "impastato" che si è sempre fatto a casa mia. Quello tradizionale prevede la presenza delle uova messe in superficie che nella foto mancano perchè a casa mia non sono gradite come anche i cicoli di maiale.


Ingredienti

Prima parte degli ingredienti

  • 500 g di farina 0 
  • 300 g di acqua
  • 7     g di lievito di birra  fresco
  • 50   g di strutto 
  • 150-200 g di formaggi assortiti ( provolone piccante,pecorino e caciocavallo) 
  • 150-200 di salumi a dadini ( salame napoletano e pancetta)
  • 50    g di pecorino grattugiato q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • 4 uova 
  • olio evo q.b.

Procedimento


Preparare la pasta di pane mettendo nell'impasto metà dello strutto, abbondante pepe e una parte di pecorino grattugiato, lavorare bene e lasciare lievitare almeno fino al raddoppio.

Prendere la pasta, sgonfiarla sulla spianatoia leggermente infarinata e darle la forma di un rettangolo tenendo un po' di pasta da parte.
Spalmare sulla pasta il resto dello strutto e distribuire su tutta la superficie i salumi e i formaggi tagliati a dadini, spolverare con il resto del pecorino e ancora pepe.
Arrotolare delicatamente il rettangolo di pasta dalla parte lungo abbastanza stretto e disporre in una teglia a ciambella unta di strutto, unire bene le estremità.
Praticare 4 fossette nella pasta, inserire le uova e fissatele con due striscioline di paste messe a croce.








Io impasto verso le 18,00 e aspetto il raddoppio. Una volta pronto copro e lascio lievitare tutta la notte. La mattina inforno in forno caldo a 180° fino a doratura.

Commenti

  1. E' proprio bellissimo.. dovrò provarlo anch'io..

    Not Only Sugar

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  2. Sarebbe il mio primo casatiello...
    che dici, mi butto?
    A casa arrivava in dono da una zia ed io, da piccola, ricordo che non lo mangiavo.
    Ora lo adoro.
    Vorrei regalare alle mie figlie la tradizione che mi è mancata.
    Vorrei che un giorno,da grandi,anche loro, come te, possano dire:
    "Questa è la ricetta della nostra famiglia.Mamma lo faceva sempre.
    La ricetta gliela donò una amica..."
    Lo faccio.
    Buona Pasqua Antonia

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